
In questo periodo di quarantena che ci costringe a rintanarci nelle nostre case ciascuno di noi si sta confrontando con l’esigenza di dover vivere il proprio spazio privato in maniera diversa, dovendo occupare il tempo trascorso nella propria abitazione che si è dilatato in maniera indefinita. Questo vale per tutti, anche per persone (bambini, ragazzi) con Bisogni Comunicativi Complessi. Per questo Ausilioteca Mediterranea Onlus ha deciso di dare piccoli consigli per attività che possano coinvolgere anche chi ha difficoltà nella comunicazione.
L’attività di oggi è proprio pensata per questo tipo di contesto, ma può essere svolta e adattata anche per situazioni diverse. Si tratta di un cubo parlante, ovvero di un dado che al posto dei classici numeri presenta sulle sue facce delle immagini (simboli del set ARASAAC) le quali rappresentano delle azioni che i partecipanti al gioco dovranno compiere.
È un modo per favorire il rapporto tra il simbolo e il suo significato attraverso l’azione e rappresenta sicuramente un gioco sociale perché richiede l’interazione tra i partecipanti.
Come giocare?
Si può giocare da un minimo di due partecipanti a… tanti!
Ci si può mettere per esempio in cerchio, a turno si getta il dado, scegliendo prima chi dovrà compiere l’azione, a questo punto il prescelto dovrà fare l’azione rappresentata sulla faccia uscita.
Come si può “fabbricare” il cubo/dado?
Il procedimento è estremamente semplice.
Materiali:
- 1 foglio A4
- stampante (anche pennarelli se si preferisce il disegno manuale)
- colla stick o nastro adesivo.
Basta ritagliare la sagoma del cubo, ripiegarlo seguendo i bordi e incollare.
In allegato forniamo la sagoma di un cubo con un esempio di simboli e uno vuoto da personalizzare.
A questo punto bisogna solo giocare!
Buon divertimento!