Family empowerment – Un nuovo modello di impresa sociale

Giunge a conclusione il progetto “Family empowerment – Verso un nuovo modello di impresa sociale”, finanziato dalla “Fondazione Banco Napoli” e realizzato e cofinanziato dai professionisti dell’Ausilioteca Mediterranea Onlus.

Obiettivo primario delle azioni è stata la costruzione di una rete attiva, di supporto e di orientamento all’inserimento lavorativo per le persone in condizione di disabilità.

Nello specifico, alle attività di progetto hanno partecipato gli utenti delle associazioni partner “Fiadda” e “La Bottega dei semplici pensieri”, dei quali sono state coinvolte anche le famiglie, nell’intento di lavorare verso la costruzione di nuclei di persone interessate ad avviare nuove imprese sociali, nelle quali tutti gli attori, individuo in situazione di disabilità e familiari, potessero essere al contempo soci, dipendenti e responsabili.

Gli utenti partecipanti sono stati messi al centro del progetto, in qualità di individui, con caratteristiche, bisogni e risorse specifiche. E, proprio da queste ultime, si è inteso partire: dalle capacità individuali, ma anche del proprio nucleo familiare.

Gli utenti coinvolti nelle azioni del progetto hanno dimostrato interesse e partecipazione, oltre ad una forte motivazione, circa la realizzazione e la costruzione di un progetto di impresa sociale proprio, in grado di rispondere alle proprie risorse, ai propri bisogni ed alle proprie necessità, valicando le difficoltà e i possibili ostacoli derivanti dalla condizione di disabilità.

Per ciascun utente, è stato realizzato un “Bilancio delle competenze”, finalizzato all’analisi dei bisogni e delle caratteristiche proprie; successivamente, si è proceduto ad un lavoro di valutazione accessibilità, allo scopo di individuare, per ciascuno utente, gli ausili e gli strumenti a loro più idonei e opportuni, in considerazione dei propri limiti e delle risorse in possesso.

È stato, così, possibile realizzare un lavoro di costruzione di impresa, si è cercato di porre attenzione all’ascolto e all’analisi delle problematiche dei familiari degli utenti e del contesto di riferimento, attraverso la valutazione delle strategie più idonee e la condivisione delle iniziative con gli stessi nuclei familiari.

È stato importante analizzare le capacità presenti e residue degli utenti coinvolti, per poterli orientare verso un modello più rispondente possibile alla persona, così da garantire loro una autonomia soddisfacente. A questo, si è aggiunta, poi, l’analisi della dimensione economica, perché “lavoro” e “welfare” concorressero a favorire l’autonomia della persona in situazione di disabilità.

L’obiettivo generale del progetto è stato, dunque, progettare e costruire un “inserimento”, che fosse non soltanto lavorativo, ma anche sociale e relazionale.